Vorrei condividere un piccolo traguardo: ho appena concluso il Master in Accelerazione al Ruolo di HR business Partner promosso da FiordiRisorse – Una Nuova Cultura del Lavoro.
Cosa c’entro io con le Umane Risorse (non è un caso che sia all’inverso)? A prima vista poco.
Ed è quello che ho risposto ad Alice Siracusano, quando mi ha proposto di seguire questo master.
Era proprio questa la sfida: dotarsi di strumenti diversi, apparentemente lontani, per crescere e cambiare prospettive.
Ho preso pagine e pagine di appunti e sarebbe riduttivo riassumere gli oltre 40 interventi.
Però ecco alcune delle cose che mi sono piaciute di più.
Innanzitutto prima di parlare di #HR è opportuno parlare di Cultura del lavoro, dove è il capitale umano ad essere il motore del cambiamento e del successo (Fabio Bernardi)
Le aziende devono esprimere i valori detti, non sono più sufficienti le parole. (Aurelio Luglio)
Ho imparato che spesso uno vede il proprio obiettivo senza rendersi conto di avere un impatto sugli altri e che la parola “allineamento”, che tanto usiamo, non significa condividere un obiettivo ma la strada per andare nella stessa direzione. (Alessandro Cravera)
Quando si parla di “selezione del personale”, l’obiettivo è di avere persone giuste al posto giusto. Ma non dimentichiamoci che anche il “farci scegliere” è una bella responsabilità”. (Stefania Suzzi)
I dati servono a darci insight sullo stato di salute dell’azienda ma dobbiamo innanzitutto metterci all’#ascolto dei collaboratori. (Pino Mercuri).
Si parla tanto di #agile ma ricordiamoci che i modelli organizzativi hanno senso se evolvono. (Marco Calzolari)
Il #welfare aziendale è efficace per la vita privata dei lavoratori.
Il benessere non può dipendere solo dalle condizioni economiche: bisogna partire dall’ #ascolto ed è la filosofia aziendale che crea #benessere. Solo di conseguenza aumenta la produttività. (Gianmarco Guerrini)
A proposito di LinkedIn, Roberta Zantedeschi ha suggerito la domanda che ha sbloccato i miei dubbi nel pubblicare contenuti che abbiano senso:
“Prima di scrivere chiediti: che cosa voglio che si porti a casa la gente? Una riflessione? Un’opinione in più? Scrivi per dare qualcosa; scrivi per coinvolgere”.
Parlando invece di generazioni a confronto, Biancamaria Cavallini ha ricordato quanto sia importante riconoscere le competenze dell’altra persona, in virtù delle differenze.
E comunque, “Il futuro di lavoro è femmina” ipse dixit Silvia Zanella.
Infine un grande grazie a Osvaldo Danzi e Carolina Bussadori, che hanno ideato questo master e che ogni giorno difendono un’informazione sana e di qualità su questi temi.